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Visualizzazione dei post da maggio, 2018

Alla mia amata nonna poesia di Rosario Tomarchio

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Cara nonna sai son diventato grande Ho visto con i tuoi occhi che non hanno visto mai Il cuore della gente, Ho visto i colori della natura, ho visto il verde, il giallo e il rosso delle favole che mi raccontavi favole di persone vere come te. Cara nonna sai son diventato grande. Ho camminato con le tue gambe che non avevi Ho camminato per le vie del mondo Ho camminato per le vie dell’amore Per quell’amore vero che mi hai donato. Cara nonna sai son diventato grande. Ora che stai lì in cielo Ricordati di me E quando scende la fredda e solitaria notte Prendermi per mano da la su e cantami una dolce ninna nanna      

Alessandro Manzoni CONTRO IL MONTI per la sua ode “Fior di gioventute”

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Un vate di gran lode Sul principio d'un'ode Piange il suo fior gentile E il suo vigor virile, E quando alcun s'aspetta Ch'egli invochi il Paletta Od altro di tal arte, Invoca Bonaparte.

Tre donne poesia di Rosario Tomarchio

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Tre donne mi son venute nel cuor, tre grazie dal cuore gentile, dalle fiamme nascoste nel petto. Tre donne son venute, con grazia e con affetto, con i baci nel cuor e nel petto. Con tre grazie Il mio cuor ha trovato   pace e la rima, come un fiocco balocco al loro cuor dono.  

La lontananza poesia Rosario Tomarchio

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Guardo il mare mentre cerco di calmare la mia mano tremolante di passione. Lo guardo con gli occhi lucidi e mentre ti penso, le mie lacrime si confondono con l’acqua del mare. La lontananza mi brucia dentro, mi confonde, mi strazia e mi agita come le onde del mare. E io sto qui, in silenzio, ti osservo amico mare, e tu come me vivi la lontananza, ti agiti, ti abbatti sulle nude rocce per ritornare mare calmo.  

Mario Coco ci fa da guida nella lunga cavalcata dei cinepanettoni

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Ogni anno sbarcano in tutte le sale cinematografiche, c'è chi ne parla male e chi invece riconosce ad alcuni titoli del filone un notevole valore. Da qualche anno a questa parte li chiamiamo "cinepanettoni", ma nel 1983 nessuno si sarebbe aspettato un tale successo. E' proprio "Vacanze di Natale" di Carlo Vanzina il capostipite di una serie di film che giungono fino ai giorni nostri con il futuro "Amici come prima", che rivedrà insieme gli iconici Massimo Boldi e Christian De Sica. Enrico e Carlo Vanzina, reduci dal successo di "Sapore di Mare" (1983) e passati alla Filmauro, ricordandosi del film "Vacanze d'Inverno" (1959) di Camillo Mastrocinque con Alberto Sordi, decisero di realizzare un film sulle vacanze natalizie degli italiani degli anni '80.   "Vacanze di Natale" è uno dei migliori film del suo regista e senza dubbio un bel ritratto dell'Italia di quel periodo. Non era ancora esploso il

Nebbia poesia di Giovanni Pascoli

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Nascondi le cose lontane, tu nebbia impalpabile e scialba, tu fumo che ancora rampolli, su l'alba, da' lampi notturni e da' crolli d'aeree frane! Nascondi le cose lontane, nascondimi quello ch'è morto! Ch'io veda soltanto la siepe dell'orto, la mura ch'ha piene le crepe di valeriane. Nascondi le cose lontane: le cose son ebbre di pianto! Ch'io veda i due peschi, i due meli, soltanto, che dànno i soavi lor mieli pel nero mio pane. Nascondi le cose lontane che vogliono ch'ami e che vada! Ch'io veda là solo quel bianco di strada,   che un giorno ho da fare tra stanco don don di campane... Nascondi le cose lontane, nascondile, involale al volo del cuore! Ch'io veda il cipresso là, solo, qui, solo quest'orto, cui presso sonnecchia il mio cane.