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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

In viaggio per incontrare Gesù di Rosario Tomarchio

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<<In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo>> Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Leggendo questa frase mi vengono in mente le bestie selvatiche con cui tutti i giorni conviviamo e che non siamo capaci di sottomettere o di affrontare, dove le bestie selvatiche sono: invidia, gelosia, arroganza, violenze, maldicenze, maltrattamenti e crimini di ogni genere. Tutte queste sono le bestie selvatiche che non possiamo sottomettere e affrontare da soli ma lo possiamo fare solo se siamo con lui e ci fidiamo di lui perché solo lui sa come affrontarli. Con Satina, che ci tenta ogni giorno, con lui non ci possiamo e non dobbiamo parlare e lasciare ch

2 novembre (Il giorno di tutti i morti) poesia di Rosario Tomarchio

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    Venite tutti sulle tombe benedette   con un fiore e con un Ave,   in questo giorno beato.   Venite sulle tombe benedette,   dove riposa quel corpo tanto amato. Tacete il vostro parlare, aprite il vostro cuore   per raccogliere il profumo del suo ricordo.  

La vedi quella pietra poesia di Rosario Tomarchio

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La vedi quella pietra, bianca e ruvida. Forse un giorno ci sarà un nome inciso sarà forse il mio? Toccala con mano questa pietra ruvida, guardala in tutte le sue rughe e ricordati di questa pietra quando non sarò qui a parlarti e in questa pietra vedrai il mio ricordo. Pietra su pietra si costruisce un mondo dove l’emozioni non trovano tempo e solo nella pace del riposo   trovano il loro conforto.  

Un anno in un minuto.

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Primo Anniversario dell’Ordinazione Episcopale di S. E. Mons. Guglielmo Giombanco

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Grande gioia per il primo Anniversario dell’Ordinazione Episcopale di Mons. Guglielmo Vescovo di Patti Che il Signore misericordioso le conceda sempre le grazie e la sua benedizione per portare a ogni persona e in ogni angolo della Diocesi di Patti la sua parola di salvezza, la pace e l’amore. Prego il Signore che vi illumina sempre il vostro cuore e la vostra mente per portare conforto dove c’è desolazione; pace dove ci sono contrasti; una parola d’amore dove regna l’odio; misericordia dove c’è oppressione; perdono a chi sa riconoscersi peccatore.     Rosario Tomarchio            

La lupa di Verga

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LA GNÀ PINA, detta la Lupa , ancora bella e provocante, malgrado i suoi trentacinque anni suonati, col seno fermo da vergine, gli occhi luminosi in fondo alle occhiaie scure e il bel fiore carnoso della bocca, nel pallore caldo del viso. MARA, sua figlia, giovanetta delicata e triste - quasi la colpa non sua le pesasse sul capo biondo, e non osasse fissare in viso alla gente i begli occhi timidi.

Intervista a tutto campo a Emanuele Locci, di Pier Carlo Lava

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Giacomo Leopardi L'infinito

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Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte De l'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminato Spazio di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete Io nel pensier mi fingo, ove per poco Il cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e 'l suon di lei. Così tra questa Infinità s'annega il pensier mio: E 'l naufragar m'è dolce in questo mare.

Il proclama di Rimini – Aprile 1815 di Alessandro Manzoni

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    O delle imprese alla più degna accinto, Signor che la parola hai proferita, Che tante etadi indarno Italia attese; Ah! quando un braccio le teneano avvinto  Genti che non vorrian toccarla unita, E da lor scissa la pascean d'offese; E l'ingorde udivam lunghe contese Dei re tutti anelanti a farle oltraggio; In te sol uno un raggio  Di nostra speme ancor vivea, pensando Ch'era in Italia un suol senza servaggio, Ch'ivi slegato ancor vegliava un brando. Sonava intanto d'ogni parte un grido, Libertà delle genti e gloria e pace!  Ed aperto d'Europa era il convito, E questa donna di cotanto lido, Questa antica, gentil, donna pugnace Degna non la tenean dell'alto invito: Essa in disparte, e posto al labbro il dito, Dovea il fato aspettar dal suo nemico, Come siede il mendico Alla porta del ricco in sulla via; Alcun non passa che lo chiami amico, E non gli far dispetto è cortesia.

Hallelujah - Sax Cover Fabrizio Torrisi

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Lode a san Sebastiano poesia di Rosario Tomarchio

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Gentil soldato, con l’onor servisti chi ti condannò. Con grande onore, d’avanti al Divin verbo ti inginocchiasti e un campione della testimonianza diventasti. Il tuo bel corpo Dalle frecce fu trapassato e segretamente fu curato. Ritornasti dall’Imperatore, per urlare tutto il male. Con divin forza accettasti la fin terrena. E in cielo Risplendi la via Del redentor.  

Aprile poesia di Anna Franck

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Prova anche tu, una volta che ti senti solo o infelice o triste, a guardare fuori dalla soffitta quando il tempo è così bello. Non le case o i tetti, ma il cielo. Finché potrai guardare il cielo senza timori, sarai sicuro di essere puro dentro e tornerai ad essere felice.