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Visualizzazione dei post da settembre, 2020

“Ricette di Cucina Casalinga” di Christina Graziella Lizzio

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  Ricette facili e veloci per chi non ha molto tempo per stare in cucina ma ama mangiare bene e sano. Per informazioni  https://www.tomarchioeditore.it/ Per acquistare il libro  https://www.tomarchioeditore.it/2020/09/26/ricette-di-cucina-casalinga/

Dal profondo dei nostri sospiri di Francesco Paolo Catanzaro

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La notte scese inesorabilmente. Ne avvertii il tuono del buio ed il lampo delle incertezze. Visse con me e con i miei simili, mentre esploravamo caverne di finzioni e cercavamo di nominare tutte le nostre emozioni. Visse. E sognammo tutti assieme la landa oltre il deserto, la flora disseminata di trucioli di luce, finché fummo colti fra le zolle d’anima da un magico risveglio.   B iografia A utore Francesco Paolo Catanzaro Nato a Palermo nel 1964 è insegnante di Lettere presso la scuola media inferiore. Ha collaborato con numerose riviste quali Alla bottega, Logos, Arenaria ed attualmente collabora con Pagine ed Euterpe. È stato anche redattore de “La tua voce” di Palermo. Tra le sue opere: Il colore delle braci , Cultura Duemila 1994, Il messaggio ed altre storie , Libro Italiano 1997, La memoria, Calabria editore 1997, Prefazione a S. Battaglia, Storia romantica , 1997, Effetti collaterali , Cadan 1998, La memoria ed altri racconti , Cadan 1998, Bellum

È lieve la tua voce... dalla raccolta poetica L’isola e la tua voce di Antonio Pelliccia

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  È lieve la tua voce nel mattino, che mi ritorna in mente, assieme al frullare dei passeri, in questo tempo di perdute speranze, che sono volate al cielo, come uno struggente canto d'illusioni e rimpianti. Hai lo stesso suono, che incantava i miei anni con una musica amica, compagna del mio cuore e degli affanni, che lo tormentano ancora. Ma il tuo nome era grido di gabbiani al richiamo dell'anima, che ansimava sulla tua spiaggia. Ora è solo il ricordo d'un'antica stagione, che svanisce nell'aria sulle ali d'una spenta consolazione per la tua lontananza.   Antonio Pelliccia è nato a Casalnuovo di Napoli nel 1945, dove tuttora esercita la libera professione di pediatra. È stato impegnato per molti anni in attività politico-amministrative per la propria comunità.   Ha esordito nel 2012 con la raccolta poetica: “Piccolo Canzoniere”, nella collana “La quiete e l’inquietudine” di Rupe Mutevole Edizioni, Bedonia-P

Undici poesia di Rosario Tomarchio

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  Undici numero unico, che ripete due volte l’uno, il numero della luce, il numero del sole e dell’acqua che dà vita. Caro, per te è stato destinato l’undici per essere due volte luce, luce che brilla negli occhi tuoi, per essere due volte sole che riscalda, quel sole che nasce dal tuo cuore e riscalda le persone a te vicino; per essere con maggior forza l’acqua che dà vita. L’undici, il numero dell’uomo che sta in al to per suo volere, per pro pria forza, per virtù a te donate. Undici ricorda un giorno fausto ma oggi rallegrati non pensarci, con il tuo grande spirito da campione sorridi e quando scenderà la sera una stella in cielo brillerà più forte per te.  

In libreria: Il sale e gli alberi di Ernesto Venturini edito da Negretto Editore

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  “[…] la legge 180 è stata una parte strutturale di una serie di riforme dell’Italia negli anni ‘70, come risultato di una forte mobilizzazione pubblica: la legge sanitaria, per l’appunto, la legge sul divorzio, sull’aborto, sulla libertà alla contraccezione, l’accesso all’Università anche per gli istituti Tecnici, promuovendo un’Università di massa, lo Statuto dei lavoratori. ” – Ernesto Venturini in un’intervista In tutte le librerie virtuali e fisiche dal 1° settembre 2020 è disponibile “ Il sale e gli alberi. La linea curva della deistituzionalizzazione ” un saggio dello psichiatra Ernesto Venturini edito nella collana Cause e affetti per la casa editrice mantovana Negretto Editore . “Il sale e gli alberi” consta di sette capitoli (“La pratica”, “La dialettica del potere”, “Il protagonismo della soggettività”, “Gli spazi della de-istituzionalizzazione”, “I tempi della de-istituzionalizzazione”, “Riabilitare la città”, “Il sale e gli alberi” ) preceduti da una presentazione e

L’assenza di una vita poesia di Rosario Tomarchio

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  Ora che non ci sei, mi abbandono nei ricordi e assaporo l’amaro della vita, della tristezza che prende il posto della gioia. Adesso che non ci sei, apprezzo il rumore e vado fuggendo dal silenzio. Non ci sei e io mi sento vuoto come un fiore che non vede il sole, freddo, inutile in un mondo che non è più mio. E come quel fiore, aspetto l’ora di essere strappato da questa vita.