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Visualizzazione dei post da febbraio, 2022

La mafia nello zaino di Alessandro Cortese: un omaggio a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

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  “«E come gli altri non ha visto niente?». «Maresciallo, ma voi di dove siete?» chiese mia madre. «Siciliano, signora… proprio come quelli ancora nei paraggi». «E siciliano come me, non avete ancora capito che in Sicilia pigliamo tutti la pensione?». «E questo cosa c’entra?». «C’entra, c’entra, maresciallo. Perché in Sicilia siamo muti, ciechi e sordi. Avete capito? Menomati siamo, ma questa è solo mezza verità». «E l’altra mezza?». «L’altra mezza sta alle vostre spalle, sotto quel lenzuolo. Là c’è tutto quel che vi serve sapere… non vi basta?».” La scena si svolge in strada, il paese è accorso dopo aver sentito “ un boato, breve ma dall’eco persistente ”, Melina parla con il maresciallo: è stanca di sentire le solite domande e, dopo poche battute, si allontana con passo spedito tenendo stretta la mano del figlio. Fra tutti, l’unico ad essere stupito dal corpo steso a terra e dal lenzuolo è proprio lui, l’Io narrante, il figlio, un picciriddu di appena dieci anni

"Per le vie del Paradiso" di Giuseppe Gimmi

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  COMUNICATO STAMPA       "Per le vie del Paradiso" di Giuseppe Gimmi     Regista : Giuseppe Gimmi Genere : Drammatico Anno : 2021 Paese : Italia Durata : 03:48 Produzione : Italiana   “ IL MIO FILM RACCHIUDE TUTTO QUELLO CHE PROVO DENTRO DI ME. MI INTERESSAVA INSTAURARE UN RAPPORTO TRA IL PASSATO (COLORI,FOTOGRAFIA,PERSONAGGI) E IL PRESENTE (TEMA PRINCIPALE DEL RACCONTO). IL FILM PARLA CHIARAMENTE DELLA DEBOLEZZA DELL’ESSERE UMANO, UN MIO PARERE VERSO UN PRESENTE NOIOSO, DOVE IL CHIACCHIERICCIO IGNORANTE PRIVO DI SIGNIFICATO POTREBBE DISTRUGGERE L’ESSERE UMANO”   SINOSSI PER LE VIE DEL PARADISO Il cortometraggio "Per le vie del Paradiso" racconta la storia di un ragazzo nelle campagne pugliesi degli anni Settanta. Il ventenne Tonino Bianco è un contadino alle prese con il duro mestiere della terra. Una mattina Tonino si reca in una chiesa del territorio e mentre, a passo lento, si avvicina verso una tela, viene catapultato in una realtà di

Mario Coco ci racconta la sua esperienza sul set di Makari 2. Intervista di Rosario Tomarchio

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  R. T.: Ciao Mario, prossimante abbiamo la possibilità di vederti in tv. Ancora ti sai emozionare quando ti rivedi in tv o sta diventando una piacevole abitudine?   Mario Coco: Ciao Rosario, grazie per questa intervista. E' sempre un piacere chiacchierare con te. Sì, in queste settimane sarò su Rai Uno con "Makari 2" di Michele Soavi. Interpreto Vito nel terzo episodio, "Il Lusso della Giovinezza". Diciamo che rivedersi in televisione è sempre abbastanza curioso. Ci sono vari motivi per cui non ci si abitua mai o ci si abitua tanto a vedersi sullo schermo. C'entra anche il rapporto che ognuno di noi ha con se stesso. Personalmente, quando mi capita di rivedermi, penso più alle emozioni o alle sensazioni che ho vissuto in quel momento mentre giravo. Quindi sì. Mi emoziono. "Makari", poi, è una serie seguitissima, davvero piacevole e di grande qualità. E' bello esserci.   R. T.: Ci racconti un piccolo inedito legato ai momenti passati