Mario Coco ci fa da guida nella lunga cavalcata dei cinepanettoni


Ogni anno sbarcano in tutte le sale cinematografiche, c'è chi ne parla male e chi invece riconosce ad alcuni titoli del filone un notevole valore. Da qualche anno a questa parte li chiamiamo "cinepanettoni", ma nel 1983 nessuno si sarebbe aspettato un tale successo.

E' proprio "Vacanze di Natale" di Carlo Vanzina il capostipite di una serie di film che giungono fino ai giorni nostri con il futuro "Amici come prima", che rivedrà insieme gli iconici Massimo Boldi e Christian De Sica.

Enrico e Carlo Vanzina, reduci dal successo di "Sapore di Mare" (1983) e passati alla Filmauro, ricordandosi del film "Vacanze d'Inverno" (1959) di Camillo Mastrocinque con Alberto Sordi, decisero di realizzare un film sulle vacanze natalizie degli italiani degli anni '80.  "Vacanze di Natale" è uno dei migliori film del suo regista e senza dubbio un bel ritratto dell'Italia di quel periodo. Non era ancora esploso il rampatismo sociale (che gli stessi Vanzina fotograferanno anni dopo in "Yuppies"), ma erano pure finiti gli anni di piombo. Cortina D'Ampezzo, allora, era una meta vacanziera confortante per la borghesia (capitanata da Riccardo Garrone e Rossella Como) ed utile alla propria emersione sociale per i meno agiati (capitanati da un Mario Brega in formissima). Tutto quadra, grazie anche ad un cast stellare che comprende Stefania Sandrelli, Guido Nicheli, Christian De Sica, Jerry Calà, Claudio Amendola e Marilù Tolo, ma a Luigi De Laurentiis, dopo aver assistito alla prima proiezione privata, il prodotto non piacque. Carlo Vanzina lo salutò dicendogli: "Ci vediamo il 6 gennaio!". Il giorno dell'Epifania il film era permeato da un successo inarrestabile.

L'anno successivo è la volta di "Vacanze in America", al quale gruppo giovanile si aggiunge Edwige Fenech e che Carlo Vanzina gira negli States, riempendo la pellicola di ottime situazioni comiche. Dopo "Yuppies - I Giovani di Successo" (1986) e "Yuppies 2" (1987), in cui Boldi, De Sica, Calà e Greggio danno volto alla Milano da Bere, il filone prosegue con "Montecarlo Gran Casinò" (1988), divertente film a episodi dopo il quale Carlo Vanzina si prende una pausa. A riaprire la serie viene chiamato Enrico Oldoini (già regista del secondo "Yuppies"), che dirige "Vacanze di Natale '90", approfondendo le prerogative della coppia Boldi-De Sica e aggiungendo al cast, di volta in volta, star di sicura presa sul pubblico (in questo caso Diego Abatantuono, Andrea Roncato ed Ezio Greggio). Da qui in poi comincia l'epopea più semplice e commerciale della saga. Qualcuno dice che quegli anni abbiano rappresentato l'abbassamento qualitativo del cinema italiano, ma bisogna ricordare che quei film erano il proseguo diretto della vecchia commedia, tanto che Alberto Sordi, quando venne convinto a partecipare a "Vacanze di Natale '91" si portò dietro in fase di sceneggiatura l'amico ed intellettuale Rodolfo Sonego.

I film di Natale di Oldoini sono segnanti. Si passa da inquadrature leggiadre a Saint Moritz sulle note di "Only for tonight" di Donna Mayer a piani sequenza in discoteche sfrenate con Francesco Benigno che parla di Aids. In quegli anni prendono parte ai film di Natale tantissimi artisti, da Nino Frassica ad Antonello Fassari, da Ornella Muti a Flavio Bucci, ma anche la star hollywoodiana Carol Alt.

I Vanzina tornano ai cinepanettoni con "SPQR" nel 1994. Per l'occasione ad interpretare il senatore Lucio Cinico troviamo l'americano Leslie Nielsen. Da questo momento in poi De Laurentiis, grazie alla potenza commerciale di questi film, può permettersi le partecipazioni di divi stranieri. In "Vacanze di Natale 95", primo film della serie diretto dal prolifico Neri Parenti, a condividere la scena con Boldi e De Sica arriva Luke Perry. In "A spasso nel tempo" (1996) di Vanzina è la volta del disneyano Dean Jones, fino a Cindy Crawford in "Bodyguards" (2000).

Dopo i film corali "Paparazzi" (1998) e "Tifosi" (1999) di Neri Parenti, i fratelli Vanzina rifanno capolino e realizzano "Vacanze di Natale 2000", un ritorno alla Cortina d'Ampezzo che rese celebre il loro cinema. Nel frattempo l'industria cinematografica italiana cambia, ma i cinepanettoni continuano a rappresentare un prodotto di sicuro successo. Neri Parenti dirige con mano sicura "Merry Christmas", "Natale sul Nilo", "Natale in India", "Christmas in Love" e "Natale a Miami", tutti campioni di incassi, fino alla separazione della coppia Boldi-De Sica. Dal 2006 in poi l'inflazione e la sovrabbondanza sono protagoniste dei nostri natali cinematografici. Escono un film con Christian De Sica e un altro con Massimo Boldi. Nel 2012 si cambia registro e Neri Parenti scrive un "movie-movie" come quelli che si facevano negli anni '80. Realizza così "Colpi di Fulmine", film attraverso cui entrano a far parte del filone anche Lillo e Greg.

Quando Christian De Sica e Neri Parenti si staccano dalla Filmauro, i cinepanettoni diventano addirittura tre all'anno, senza scordare l'esperimento "Babbo Natale non viene da Nord" prodotto da Maria Grazia Cucinotta.

Mentre Lillo e Greg, tra il 2014 e il 2016, vengono diretti da Volfango De Biasi in action-comedies scritte dallo stesso regista con la brava Tiziana Martini, Boldi torna a lavorare con Neri Parenti e De Sica con Fausto Brizzi, storico sceneggiatore dei cinepanettoni parentiani. Lo scorso Natale sono usciti: "Natale da Chef" di Neri Parenti con Massimo Boldi, "Poveri ma ricchissimi" di Fausto Brizzi con Christian De Sica e "Super Vacanze di Natale" prodotto da De Laurentiis e realizzato da Paolino Ruffini.

Quest'anno, distribuiti dalla Medusa Film, la coppia torna in pace in "Amici come prima", diretto dallo stesso Christian De Sica. Un'operazione commerciale sicura? Certo, ma c'è bisogno anche di certe furbate per mettere in moto la macchina-cinema.

 

Mario Coco

 

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