Lettera aperta al ministro dell’interno Matteo Salvini


Sono un libero pensatore, scrittore e poeta italiano. Da più giorni leggo e ascolto polemica sulla questione immigranti, nel pieno rispetto delle idee e del libero pensiero garantito dalla costituzione esprimo il mio pensiero in questo post che può essere condivisibile o no.

Ho notato che da più associazioni così dette benefiche si fanno proprie due frasi del vangelo. La prima riguarda la frase ero straniero e mi avete accolto; la seconda riguarda il momento in cui Giuseppe scappa con Maria e Gesù bambino in Egitto.

Con la frase ero straniero e mi avete accolto non c’è nessun collegamento con l’immigrante. Ognuno di noi, nel momento in cui si trova in un'altra nazione si trova ad essere straniero. Mi posso trovare straniero in un'altra nazione per qualsiasi motivo professionale o semplicemente perché mi trovo lì per vacanza. Comunque sia si tratta di un arco di tempo ridotto nel tempo con una data ben precisa di arrivo e di partenza. Invece l’immigrante non si sa quando arriva e se ti resta lì come un pacco.

Giuseppe, con Maria e il piccolo Gesù non sono immigrati in Egitto. È vero che si trovano lì da stranieri ma è anche vero che restano lì per un periodo ben preciso. Infatti come il pericolo è passato fanno ritorno a Nazareth di Galilea tanto è vero che Gesù veniva chiamato il nazareno.

Se metto in pratica il Vangelo a chi arriva qui do assistenza ma non lo uso per i miei obbiettivi e per guadagnare sulla sua pelle!!

Se do assistenza ch’è un dovere morale, nello stesso modo dovrei ricevere rispetto delle persone, delle cose e del mio credo. Chi arriva non deve imporre la sua volontà, i suoi costumi, il suo credo ma deve avere rispetto di chi ti accoglie, delle leggi di quel paese e del credo che in maggioranza viene professato come io ho rispetto quando mi trovo in un paese diverso dal mio.

 Parlo di rispetto. Rispetto che avevano i nostri immigranti quando andavano a l’estero in cerca di lavoro. Anche questa frase viene strumentalizzata. I nostri antenati è vero che andavano in cerca di lavoro, ma hanno veramente arricchito le nazioni che gli ospitavano creando a sua volta nuovi posti di lavoro anche a favore del paese ospitante.  

Oggi perché non è più possibile accogliere? Perché l’Italia è stracolma di immigranti è non ci sono più le risorse e le strutture per dare accoglienza. Risorse che vengono tolte ai nostri poveri e bisognosi e non lo trovo giusto.

Nello stesso modo non trovo giusto che le persone che arrivano qui vengono sfruttati per lavori faticosi e poco pagati o ancora peggio avviati a fare il lavoro sporco per i vari boss.

La cosa più strana è che la maggioranza per non dire di tutte le persone che arrivano in Italia sono uomini forti e robusti che potevano bene lavorare nella loro terra di origine invece di essere schiavizzati qui. Questo elemento ne mette in mostra che senza alcun dubbio c’è un forte giro di denaro .le poche donne che arrivano sono di bello aspetto e con un corpo attraente la conclusione e facile da esprimere.

A tutto questo deve arrivare una soluzione. Soluzione che  deve provenire da tutti i paesi dell’Unione Europea, in collaborazione con il paese di origine dell’immigrante e in tale soluzione deve emergere anche il diritto di ogni immigrante a restare nel proprio paese nativo e costruire lì il proprio futuro.

Infine, da libero pensatore non capisco perché l’immigrante deve essere una risorsa culturale quando l’Italia ha una cultura che ha le sue radici negli antichi romani. Popolo di conquistatori vero ma anche e soprattutto di poeti, pensatori e scrittori. Non c’è un periodo della storia italiana, medioevo incluso che non sia ricco gente straordinaria che ha reso grande questo paese.

L’immigrazione non riguarda solo le persone ma anche: grano, olio, agrumi e altri beni alimentari a discapito delle nostre eccellenze e questo è veramente inaccettabile.

 

Rosario Tomarchio           

 

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