“Secrets in the heart”


Natale 1899

 

E come ogni anno, per la vigilia di natale, le donne e gli uomini di quel piccolo paese benedetto dal sole della provincia Etnea, si ritrovano in piazza e nella chiesa del paese, per sistemare gli ultimi addobbi natalizi per la messa di mezza notte di natale. Nell’unica chiesa di Belvedere dedicata alla Madonna delle Grazie, Don Antonio, l’anziano parroco del paese prova in chiesa con il coro i canti per la messa di natale.

<<Tutti in coro proviamo il canto di natale

“Tu scendi dalle stelle o Re del cielo,
e vieni in una grotta al freddo e al gelo,
e vieni in una grotta al freddo e al gelo.
O Bambino mio divino, io ti vedo qui a tremar.
O Dio beato!
Ah! Quanto ti costò l'avermi amato.
Ah! Quanto ti costò l'avermi amato.

A te che sei del mondo il Creatore,
mancano i panni e il fuoco, o mio Signore.
Mancano i panni e il fuoco, o mio Signore.
Caro eletto pargoletto, quanta questa povertà
più mi innamora, giacchè ti fece amor povero ancora.
Giacchè ti fece amor povero ancora.

Tu lasci del tuo Padre il divin seno,
per venire a tremar su questo fieno;
per venire a tremar su questo fieno.
Caro eletto del mio petto, dove amor ti trasportò!
O Gesù mio, perchè tanto patir, per amor mio” >>.

E anche quest’anno è arrivato il periodo delle feste a Belvedere, un periodo di relativa pace e di condivisione fraterna.

 Lo sa bene Don Antonio, che per ogni anno, passa dalle campagne a raccogliere i doni da distribuire nella notte di natale alle persone più bisognose. Tutti i paesani anche i più avari, in questo particolare periodo dell’anno, avvolti dallo spirito natalizio donano qualcosa.

 

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