Intervista di Giacomo Leone a Rosario Tomarchio e al sua raccolta poetica “Al tuo cuore con la poesia”


Amaro ma gentile/ dolce un po’ piccantino/Vellutato, delicato, profumato/ leggermente vanitoso (Cioccolato). 

Giacomo L.: Gentilissimo Rosario Tomarchio, grazie del tempo che mi concedi e per aver accettato di rispondere alle mie domande. Com’è nata in te la passione per la poesia?

Rosario Tomarchio: La passione per la poesia mi è venuta alle scuole medie per l’occasione del giornalino di classe. In quel periodo, in classe è arrivata la bella notizia che la signora Francesca Grasso, persona che molto stimo e voglio bene, aveva dato alla luce il suo terzo figlio e per quella occasione a scrive una poesia per celebrare il suo felice evento.

Giacomo L.: Ricordi il tuo primo incontro con il pubblico? Eri emozionato?

Rosario Tomarchio.: sì lo ricordo bene. Dir che ero emozionato e dir poco, tanto che diciamo così mi è venuto il mal di pancia. Il mio primo incontro con il pubblico è stato nel luglio del 2010. In quell’anno avevo pubblicato la mia prima raccolta di poesie dal titolo “La Musica del silenzio”, una raccolta molto semplice che toccava da vicino i rapporti veri di amicizia.

La serata in cui ho presentato il libro era stata organizzata dall’allora amministrazione comunale ed era una serata dedicata alla letteratura italiana e in particolare alla lettura dei grandi autori italiani dell’Ottocento e del Novecento. La serata era curata da due grandi e illustri professori di Piedimonte Etneo: il professore Pollicina e il Professore Rapisarda. Quella sera, come anticipavo, sono stati letti famose opere letterarie dell’Ottocento e  del Novecento e le letture venivano introdotte dal commento dei professori. La piazza era molto piena e gran parte del pubblico è rimasto fino alla conclusione della serata che si è conclusa con la lettura di alcune mie poesie.

Giacomo L.: Ci fai il nome di tre poeti a cui sei particolarmente legato?

Rosario Tomarchio: Giacomo Leopardi, Gabriele d’Annunzio e Pablo Neruda

Giacomo L.: Recentemente hai pubblicato “Al tuo cuore con la poesia”, leggendo la tua raccolta mi è colpito particolarmente la lirica dedicata al “fante” da titolo “Fante innamorato”. Co’è nata questa particolare lirica?

Rosario Tomarchio: nel momento in cui ho composto questa particolare lirica avevo in mente i cavalieri e i fanti delle storie leggendarie del popolo siciliano. In particolare, nelle ultime righe che compongono la poesia, mi sono ispirato al protagonista di un romanzo che stavo leggendo in quel periodo. Lui si ritrova a non poter amare la donna amata perché è costretta a sposarsi con una persona che non ama e che detesta e così lui per sfuggire al destino crudele che il destino gli aveva posto d’avanti, si butta nella battaglia per ricevere quel colpo mortale che lo porterà via da questa terra.

Giacomo L.: Caro Gesù perdonami. Un titolo abbastanza forte. Quanto è importante la fede nella tua vita?

Rosario Tomarchio: il dono della fede è molto importante nella mia vita e di questo ringrazio in modo particolare la mia famiglia, gli educatori e i sacerdoti della mia parrocchia che mi hanno sempre sostenuto nel cammino di fede. In questo cammino di fede, una persona importante ha contribuito e mi riferisco a mia nonna Vincenza a lei ho dedicato alcune liriche presenti in questa raccolta. Lei iniziava la giornata con la preghiera e dalla preghiera ne traeva forza nonostante le tante malattie che ha dovuto affrontare.

Giacomo L.: Recentemente, ho avuto il piacere di leggere una bella e interessante recensione e una interessantissima intervista realizzate da Alessia Mocci per te per il tuo ultimo libro. Chi è Alessia Mocci?

Rosario Tomarchio: Alessia Mocci è una giornalista e critica letteraria oltre ad essere l mamma letteralmente del meraviglioso sito letterario Oubliette Magazine. È stata lei a curare in passato l’articoli riguardanti i miei libri e a curarne la promozione attraverso contest letterari e altro. Oltre a questo, Alessia è una persona splendida con cui mi confronto e una grande amica.

 Mi confronto con lei per tutto quello che riguarda la mia produzione letteraria. La considero un po’ il mio allenatore e ultimamente con lei sto lavorando a due importanti progetti letterari che vedrete in libreria in primavera e in estate.

Giacomo L.: saluta gentilmente i lettori con una strofa tratta dalla tua ultima raccolta poetica “Al tuo cuore con la poesia”. Scegli liberamente.

Rosario Tomarchio: Quante mani ho accarezzato/toccato/ mani ben curate/ di gente che si veste di mille maschere/.   (Sorriso di zingara)    

Grazie del tempo che ci hai dedicato

Giacomo Leone   

                        

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