Memorie: antologia poetica di Rosario Tomarchio
Richiamare
alla mente le cose apprese, aver reminiscenza dei versi scritti durante gli
anni che, echeggiando nella mente, riemergono nel presente con una nuova veste.
L’uomo ode
la musica e prova a darne forma con le parole, si perde nella ricerca del
significato più appropriato, del significato più calzante per ciò che ha udito.
Ed è memoria, ed è ricordo di episodi del proprio passato o di vicende mai
vissute.
E, senza
sforzo alcuno, avviene che seduti su una fonte ci si trovi d’altra parte con la
mente, e la Poesia diviene l’unica padrona della casa, del pensiero.
Una perdita
di coscienza, un non essere più un sé per esser altro così da far principiare
spontaneo il dolce canto eterno.
Che cos’è il
Poeta? Chi è il Poeta? Colui che ricorda? Colui che contempla la vita? Colui
che osserva il presente? Colui che scrive d’emozioni e di passioni?
“[…] Ricordo un tempo/ dove l’area
odorava/ di grano in erba,/ odorava del sudore della tua pelle,/ del miele dei
tuoi baci./ Ora vecchio passeggio/ per le vigne con il mio andar lento./ E con
il profumo di mosto/ e di fior di campo,/ aspetto beatamente/ il calar del sole
sulla vita mia.” ‒ “Lavori nei campi”
(Dalla prefazione di Alessia Mocci).
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