Nel giorno della memoria.. Ricordate poesia di Rosario Tomarchio


Non ho un nome,

sono solo un numero

da mettere in fila

e da cancellare,

quando non ti servo più

alla tua follia.

Sono vivo

e mi sento morto,

mentre attendo la mia

ora decisa da un uomo

viziato

dal inconscio malato.

Sono una donna,

dai capelli rasati

e dal grembo strappato.

La mia vita è stata resa vuota,

piegata come una canna battuta dal vento.

Calpestata come un sepolcro coperto,

che si ci passa sopra senza saperne l’esistenza.

Ricordate queste parole

e che il vento non li porti via.

 

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