Alfia Catanzaro ci racconta la sua passione per la politica e l’arte. Buona lettura!

 


R. T: Lei è una delle prime donne che hanno accettato la sfida di scendere in campo per amore della politica. Si ricorda il momento esatto in cui è nata la passione per la politica e il momento in cui ha pensato ora tocca a me scendere in campo per l’idea in cui credo?

Alfia Catanzaro: Negli anni della mia giovinezza non pensavo minimamente alla politica, la seguivo dal di fuori tra lo studio, il lavoro, la famiglia. Poi nel 1994 fui contattata per una candidatura in lista.

 A questa richiesta fui molto titubante, non mi sentivo preparata per affrontare un impegno così importante..Forse il mio carattere combattivo, la curiosità , la voglia di fare, la mia esperienza  lavorativa a contatto con la gente contribuirono a farmi accettare questa nuova sfida.

 Certamente  , essere donna alle prime armi , con una compagine prettamente maschile, rese la mia scelta di scendere in campo molto travagliata , ma questo non mi toccò minimamente ,non mi tirai indietro .

Iniziai  il mio percorso politico nel nostro comune  con un unico principio,

“credere che la vera politica è il riconoscimento e l’attuazione di quella giustizia che deve reggere la vita degli uomini e quindi non può avere né altro scopo né altro significato”.

E con questo principio in testa e nel cuore, cominciò la mia avventura politica.

 Man mano che passavano i mesi, gli anni, la  mia passione cresceva ogni giorno di più,  comportando tante responsabilità ma anche tante soddisfazioni .

Sono passati quasi trent’anni e nulla è cambiato in me, sono  ancora  qui  con la consapevolezza  delle difficoltà dovute dai tanti cambiamenti nella vita politica in generale, ma sempre pronta a scendere in campo accompagnata da quei principi che non mi hanno mai abbandonato sia nella vita privata che in quella pubblica: coerenza, correttezza, rispetto e lealtà verso il prossimo.

Pronta ad affrontare, ancora una volta, le responsabilità di un impegno politico con tanta forza, caparbietà, audacia e con quella passione che negli anni, nonostante tutto, non è mai venuta meno.

R.T: Secondo il suo pensiero, quali sono le basi necessarie per essere un buon amministratore oggi?                                                                                                                                           

Alfia Catanzaro:  Un buon Amministratore deve essere innanzitutto un padre di famiglia con i suoi concittadini,  gestire il comune come se fosse casa sua occupandosi di tutti i problemi che da essa derivano e non lasciare nulla di intentato per migliorare la crescita, in tutti i sensi, della comunità.

Bisogna lavorare con un impegno quotidiano, intriso di sacrifici ed anche di rinunce, consapevole che in politica non bisogna mai fermarsi. Bisogna crescere, sviluppare idee e risorse, cercare con tutti i mezzi di migliorarsi e migliorare, ascoltare il cittadino senza false promesse, essere rispettoso, curare tutti gli aspetti di una politica sana, rigorosa nel rispetto delle leggi e  soprattutto essere umile.

 

R.T: Secondo la sua esperienza, cosa si sente di consigliare ai giovani che intendono affacciarsi nel mondo della politica?

Alfia Catanzaro:  Ai giovani che intendono affacciarsi nel mondo della politica consiglio  di farlo senza premeditazione.

Di non pensare che la politica sia solamente un mezzo per risolvere i loro problemi di vita o di lavoro.

Fare politica è un’altra cosa.

La politica è una cosa seria e come tale deve essere affrontata perché in quel palazzo si decidono le sorti di tutta la comunità amministrata.

In politica ci vuole passione, rispetto per il prossimo, rispetto per le Istituzioni e tanti ma tanti sacrifici senza aspettarsi nulla in cambio, l’unica soddisfazione deriva dal far bene il proprio ruolo con coscienza e serietà.

La politica spicciola lascia il tempo che trova.

Bisogna amare la politica con tutti i pro e contro che da essa derivano e farla soprattutto nell’interesse della collettività.

 

R.T: Per un buon politico a livello comunale quanto è importante conoscere il territorio e le risorse che offre? Quanto è importante per un amministratore conoscere le diversità delle comunità vicine e in rapporto al territorio nazionale?

Alfia Catanzaro: Certamente è importante la conoscenza del proprio territorio, le peculiarità, le risorse, la vocazione, così come è importante conoscere  i territori vicini, in che cosa si differenziano per poter iniziare un percorso insieme ,confrontarsi, creare consorzi , rapporti di lavoro nell’interesse generale , portando avanti iniziative e progetti ,sfruttare al massimo tutto ciò che è possibile fare per uno sviluppo concreto dei propri territori. Infatti molti sono i comuni consorziati.

Per il proprio comune, la conoscenza del territorio e la sua vocazione ti permette di intervenire nello sviluppo del settore specifico aiutando aziende, imprese, mettendole in condizione di produrre.

Nel nostro comune le attività che emergono per le peculiarità del territorio sono le aziende agricole, florovivaistiche, vitivinicole che esportano sia a livello nazionale che internazionale, nonché’ la nascita di moltissimi B&B e case vacanza, essendo un comune a vocazione turistica grazie alla posizione logistica e la vicinanza  a città di interesse  artistico – culturale, meta di tanti turisti oltre alla vicinanza ed  alla bellezza del nostro vulcano Etna e ai nostri panorami mozzafiato.


R.T: Cultura e politica possono andare di pari passo?


 

Alfia Catanzaro: Certamente!!!  La cultura concorre alla formazione dell’individuo sul piano intellettuale e morale nel ruolo che gli compete. Le conoscenze acquisite tramite lo studio o le esperienze di vita in settori lavorativi diversi, creano quel bagaglio culturale che forma l’individuo nel suo essere protagonista nella vita e di conseguenza compatibile anche nella politica. Politica intesa come contributo alla società in base alle proprie conoscenze.

 

R.T: Lei oltre ad avere la passione per la politica ha la passione per l’arte. Tutti noi possiamo ammirare le sue bellissime opere con le foto che posta sul suo profilo social. Come è nata la passione per l’arte?

Alfia Catanzaro: La passione per l’arte l’ho avuta sin da piccola, a scuola i miei disegni venivano apprezzati dalle  insegnanti. Crescendo, questa mia attitudine l’ho impiegata nell’attività commerciale della mia famiglia, dilettandomi a creare personaggi col marzapane e a dipingere .

Da adulta e con più tempo a disposizione ho iniziato a modellare l’argilla e dilettarmi con la ceramica.

Quindi, sono sempre stata affascinata dall’arte in tutte le sue forme.

L’arte è creatività, fantasia, è vita.

L’arte te la senti dentro e viene fuori quando meno te lo aspetti.

La voglia di creare, soprattutto con le mani, ti trasporta in un mondo diverso, tutto tuo dove ti immergi senza tempo e dai vita a qualcosa di personale.

 

R.T: Un obbiettivo che intende realizzare se sarà eletta in questa tornata elettorale?

Amministrare vicino alla gente come ho sempre fatto in passato, ascoltare le loro esigenze e senza false promesse cercare di trovare soluzioni adeguate ,sempre nel rispetto delle leggi.

Risvegliare quello stato sociale assopito da tanto tempo .

Nella vita non si vive di solo pane  come in un comune non si amministra realizzando solo opere pubbliche ed abbandonando tutto il resto.

Il comune è fatto di cittadini e come tali debbono ricevere la giusta attenzione da parte di  chi li amministra.

Le grandi opere servono , ma servono anche le piccole necessità di tutti i giorni. Il comune è di tutti e non di alcuni, i cittadini sono tutti uguali nella loro diversità e tutti devono essere accolti , ascoltati con rispetto e benevolenza.

Desidero tanto tornare a far rivivere quelle attività svolte durante i vari anni della mia presenza al comune. Non ho ancora contezza della situazione economico finanziaria del comune ad oggi e

quindi non voglio spingermi oltre senza la conoscenza diretta della situazione dell’Ente.

Certamente non mancherà il mio contributo per la realizzazione di ciò che necessita come priorità per tutta la comunità.

R. T:  Un obbiettivo da realizzare come affermata artista?


Alfia Catanzaro: Grazie per  la frase “AFFERMATA ARTISTA” e grazie per la stima dimostrata nei miei confronti da tantissimi anni.

Difatti io non mi sento un’artista affermata  perché ho sempre fame di imparare le varie tecniche che l’arte offre e che sono sempre in itinere. 

Il mio obiettivo è quello di continuare nel tempo disponibile a fare questo lavoro che mi piace.

Ad oggi sono felice che i miei piccoli lavori vengono apprezzati  come pezzi unici, e questa gratificazione da parte di veri artisti affermati, mi dà quella pillola di energia in più per andare avanti e continuare nella mia passione.

 

R.T: Ci saluta con una citazione

Alfia Catanzaro: “Non sempre le nuvole offuscano il cielo:

a volte lo illuminano.”

(Cit. Elsa Morante)

 

Grazie per l’intervista

Alfia Catanzaro

 

Grazie per il gentile tempo concesso

Rosario Tomarchio  

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